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I ricercatori dell’Università di Cambridge e del King’s College di Londra hanno svelato una piattaforma portatile di bioprinting basata sull’estrusione denominata BioArm, che può essere riposta in uno zaino e che sperano possa aiutare nella lotta contro il cancro.
“BioArm, con la sua portabilità e facilità d’uso, ha il potenziale per rendere la biostampa 3D accessibile a una comunità di ricerca più ampia”, afferma il co-primo autore Yaqi Sheng della creazione del team. "Questa biostampante ha aperto nuove strade: può adattarsi facilmente a diversi ambienti di lavoro, pur preservando una precisione relativamente elevata. La sua adattabilità, flessibilità di personalizzazione e rilevanza biologica non sono ancora state dimostrate dalle biostampanti esistenti a basso costo e open source."
Basata su una testina di stampa progettata su misura e un braccio robotico hackerabile, la biostampante BioArm è progettata per essere riposta in uno zaino per essere trasportabile, pesa meno di 11 libbre e costa meno di £ 1.000 (circa $ 1.250) per la costruzione. Quando è pronto per l’uso, può essere installato e funzionante in meno di 15 minuti e può stampare tumoriidi in 3D, utilizzando un “bioinchiostro” idrogel carico di cellule progettato per imitare la composizione dei tumori dei topi, in circa 90 secondi .
La stampante stessa si basa su una testina di stampa basata su motore passo-passo ibrido RS Pro controllata da un Arduino Mega 2560, montata su un UFactory uArm Swift Pro gestito da un programma Python. Una struttura metallica si rompe per lo stoccaggio e il trasporto, mentre un palco stampato in 3D contiene la capsula Petri su cui viene stampato il materiale del bioinchiostro.
Per dimostrare le capacità della stampante, il team l’ha testata come strumento per testare trattamenti immunoterapeutici simulati per il cancro e i fibroblasti associati al cancro, utilizzando il sistema immunitario del corpo per identificare e combattere le cellule tumorali. L’idea di stampare tumori in 3D non è nuova, come alternativa desiderabile alla sperimentazione sugli animali, ma la stampante del team presenta una serie di vantaggi, dal basso costo alla facilità di trasportabilità.
"I modelli di cancro biostampati imitano l'eterogeneità 3D dei tumori reali", spiega Corrado Mazzaglia, primo autore dell'articolo che descrive in dettaglio il lavoro. "BioArm ha il potenziale per effettuare lo screening di un'ampia gamma di terapie antitumorali e potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel futuro sviluppo di approcci di test sui farmaci antitumorali".
Il lavoro del team è stato pubblicato sulla rivista Biofabrication ad accesso libero.